PIANO CASA

Il PIANO CASA è uno speciale provvedimento innovativo, di validità temporale limitata, regolato da leggi regionali, che in deroga agli strumenti urbanistici, amplia le possibilità, offerte ai cittadini ed alle imprese, di intervenire sull'edilizia esistente a favore soprattutto dell'offerta abitativa.

La Legge Regionale che identifica il PIANO CASA DELLA REGIONE LAZIO è la L.R. 21/09, più volte modificata fino all’ultima versione dettata dalla L.R. 10/14, con scadenza di applicazione prorogata in data 31 Gennaio del 2017.

Il provvedimento si applica a tutti gli edifici realizzati legittimamente ma anche a quelli che hanno acquisito il titolo abilitativo, ivi compreso il caso della formazione del silenzio assenso, in sanatoria. E' applicabile, altresì, anche a quelli non ultimati purché abbiano il titolo abilitativo edilizio.

La legge offre possibilità di ampliamento anche alle abitazioni esistenti in zone agricole e con alcune prescrizioni, a quelle ricadenti nelle aree naturali protette, quindi non pone più il limite dei 1.000 mc del fabbricato esistente su cui applicare l'ampliamento del 20%, che comunque rimane fissato ad un massimo di 70 mq.

Particolare attenzione è rivolta agli aspetti paesaggistici ed ambientali ed a tale scopo sono vietate le trasformazioni all'interno degli insediamenti urbani storici, come individuati dal Piano Paesistico Regionale, nelle aree a rischio idrogeologico e nei complessi rurali realizzati prima del 1930, oltre che nelle aree particolarmente delicate dal punto di vista idrogeologico ed in quelle di demanio marittimo.

Sono previsti, inoltre, una serie di possibili interventi, di iniziativa pubblica e/o privata,  volti al cambio di destinazione d'uso degli edifici non residenziali dismessi o non completati, con la finalità di recuperare tali volumetrie ai fini residenziali, riservando un quota compresa fra il 30 ed il 35% da destinare a locazione a canone concordato (housing sociale).

La nostra prestazione professionale prevede il sopralluogo, il reperimento di tutta la documentazione necessaria allo sviluppo della pratica urbanistica, la progettazione architettonica compreso la redazione della relazione tecnica asseverata, l’ottenimento dei nullaosta relativi ai vari Enti di competenza e quanto altro necessario al protocollo dell’intera pratica presso l’ufficio tecnico del Comune di riferimento. Se richiesto dalla committenza verranno fornite le prestazioni professionali di Direzione dei Lavori, di Sicurezza nel cantiere e Collaudatore.

Gli strumenti urbanistici che ci permettono di accedere al PIANO CASA sono essenzialmente la DIA ed il PdC utilizzati per interventi ben distinti. La DIA deve essere presentata per gli interventi di ampliamento, recupero, adeguamento sismico, cambio di destinazione d’uso con locazione calmierata, demolizione e ricostruzione, mentre il Permesso di Costruire deve essere presentato per gli interventi di cambio di destinazione d’uso da non residenziale a residenziale, demolizione e ricostruzione con una superficie utile esistente superiore a 500 mq, il cui ottenimento è subordinato all’esito di un’apposita conferenza dei servizi, convocata entro 90 giorni dalla presentazione della domanda di Permesso.

Il tempo di elaborazione e consegna, varia a seconda della complessità delle opere da realizzare e soprattutto rispetto alla presenza o meno di vincoli di differente natura, per i quali è necessario richiedere le rispettive autorizzazioni e quindi si è costretti ad attendere le tempistiche dei vari Enti di competenza. Anche la documentazione dell’immobile, necessaria allo sviluppo della pratica amministrativa, in possesso del proprietario, contribuisce alla variazione temporale, pertanto le tempistiche verranno stabilite alla data del sopralluogo. Non è possibile stabilire a priori la durata dell’intero iter.